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25 aprile

La resistenza è sempre stata il mio forte
ma oggi ho seguito il flusso del tempo
e ho scoperto di avere un ragno tra le ciglia:
tesseva il suo arazzo nelle mie vene.
La giovinezza sgorga dai calici di birre
sfumando nell’ora d’oro che si deposita
su questo balcone (che a noi sembra il mondo)
(ma siamo ragni che s’arrampicano sui terrazzi)
(sui tralicci come se fossero alberi)
sono stanca, adesso, della mia inutile resistenza,
di questo giardino tropicale
e del vento che, beffardo, scuote le foglie
come a dire:
guarda com’è dolce la vita

(che vita di merda)