Sei l’echimosi del mio sistema immunitario
Da fuori mi erodi dentro
Rododendro che sboccia
Che senso avrebbe l’aspettare?
Vista, udito, olfatto, gusto e tatto sono ormai andati
Non aspettano più, non hanno mai aspettato
Sono stati contagiati
Sono degli stati ormai fin troppo agiati rispetto agli altri
dalla tua essenza
C’è ben oltre e quell’oltre è tutto
non c’è tempo, solo strati da districare
corde ingarbugliate che vibrano
si tendono
bestemmiano, stridono e si contorgono
per la sola
unica
possibilità di intuire quello da cui sono dannate
ossia
tu