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Baratti

Quella sera

senza soldi

senza luna

senza amore

Scambiai una poesia con una bottiglia

E tuttora non capisco

chi dei due

ci abbia guadagnato di più.

Passi

Ieri ti ho vista

camminavi tra la gente

ti ho osservata

eri con un ragazzo

in mano trasportava la cena

Poi vi siete salutati

senza baciarvi

così ti ho seguita

e mentre ti pedinavo ho visto

un ubriaco

una ragazza in carrozzina

e tutte le mie tristi miserie mi sono apparse così futili

Forse te ne sei accorta

e chissà che avrai pensato

mia povera malcapitata

forse un maniaco

uno scabroso errore

invece di un semplice

sognatore

stupidamente

innamorato dell’amore

Ti cerco

ti cerco

ti cerco e non ti trovo

fra la folla

nelle strade

nei bar

sotto una cassa

dentro una rete

nel fondo di un bicchiere

nel profondo dei miei occhi

e lì ti trovo

perfetta

incontestabile

inesistentemente vera

Francesco Totti

Er Pupone

oggi ha smesso de giocà

avrei voluto fosse eterno

e provare ogni domenica quel brivido dentro

come il ricordo dei tuoi baci

e la profondità

dei pensieri

nel fondo di quegli occhi tristi

Ogni fine è un nuovo inizio

mi diceva da piccolo il principino

Ma il nostro, ora, dov’è?

Noi che non abbiamo mai avuto inizi

ma solo una fine

Mancanze

Mi dicono

che non c’è il lavoro e non c’è la casa

non c’è futuro né cultura

manca il rispetto

e l’integrazione

Mi dico

che non ci sono le tua calde labbra

e non c’è la tua bianca pelle

e non ci sono i tuoi ricci dorati

tutti scompigliati

e le tue dita affusolate che cercano qualcosa di me

e il dolce sapore della tua intimità

e i tuoi occhi curiosi

di un azzurro indefinibile

come l’angelico suono della tua risata

e non ci sono io

che ti osservo mentre studi con i tuoi occhiali rossi

stupidamente stupito

e mi avvicino e ti do un piccolo bacio sulla guancia

mentre cerco di realizzare che non sto sognando

e che forse, per una volta, me lo merito davvero.

Poi un giorno mi hai detto

banalmente

che il problema sei tu

e non io

E io mi dico

certamente

che il vero problema

è che non ci sei più tu

che non mi fai pensare

a quello che non ho

a tutto quello che non sono

 

Precarietà

un mondo mutevole

incerto

lavoro temporaneo

pochi soldi

un futuro contemporaneo

e il tuo corpo in saldo

precario

a ore

ma io te lo garantisco questo amore

sai

è a tempo indeterminato

ci ho perfino redatto un contratto

e quella sera non ero fatto

ma solo innamorato

 

Utopia

ed ecco arrivare un’altra estate

ora avrò più tempo per me

per uscire da questa piccola casa

per leggere poesie francesi e scrivertene almeno una di decente

e andare al mare a raccogliere conchiglie rovinate

e pensare

che non ci sei

e che sono stanco

che l’avere (tutto) non è felicità

ma ti aspetto

ancora

ancorato all’utopia

conto i miei nuovi capelli bianchi

e sogno come sei.