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A tempo

Ho perso il mio tempo.
Ci giocavo a perdi tempo
Giocavo, per ingannare il tempo
E mi son ritrovato ad ammazzare il tempo.

Pensieri sparsi: Procrastinare.

Procrastino qualsiasi cosa,
Come se mi avessero chiesto di che colore ridipingerei il cielo,
Come se ogni scelta avesse l’importanza di un paio di settimane per pensarci.
Come se ogni scelta gravasse pesantemente sul battito della mia vita,
Come se il suo pulsare potesse, per un attimo, arrestarsi.

Come si fa con una vita in differita?
Come si raggiunge la diretta del proprio vivere?
Come cambiare canale, forse.

Arancio.
Credo proprio lo dipingerei d’arancio.
Domani comincio.

#A64

Casa vecchia e desolata,
Casa sola e abbandonata.

Casa spoglia
Senza voglia,
Muri vecchi
Senza specchi.

Carezze d’intonaco ti dono
Prima del tuo abbandono.

#46

E le belle parole scivolano via incastrandosi nel soffione della doccia,
che a tirarle fuori con lo stura lavandini trovi solo frammenti di felicità

Senza filtri

A volte vorrei poter togliere gli occhiali.
Vorrei poter vedere:
L’altruismo,
La gentilezza,
La spensieratezza,

Vorrei poter vedere
Le persone,
Senza filtri.

Purtroppo,
Senza occhiali,
Non vedo niente.

Poesia

Se la poesia è un seme
Io sono albero
E tu foglia
Sperando tu non voglia
Bruciarla in un sigaro,
Bruciare dell’idea la speme.

Tavola periodica

Sei un pensiero in apnea, sapore di Cloro,
ti Iodio.

E’ vero, feci lo Stronzio,
quella sera e quel tuo vestito Cobalto.

Parole di Piombo,
vicino lo Stagno,

il riflesso dei Neon,
quella canzone alla Radio.

Sul tuo volto lacrime d’Argento
sul mio, solo un’espressione di Ferro.

E ripenso spesso ai tuoi capelli color Rame,
Rovinati in quella sera da quelle parole d’Arsenico.

E vorrei urlare ma non basterebbe tutto l’Ossigeno
del mondo per un briciolo di Elio

Per poter volare, per un solo attimo fra le stelle d’Iridio
Brillanti come il tuo ciondolo d’oro.

E ormai Scandio
Il tempo che passa da quando non siamo più Nettunio.

Sarebbe stato bello viaggiare fino ad Uranio,
Plutonio,

Ma mi ritrovo Fermio
Circondato solo da tossico Mercurio.

E semplicemente,
Tu non sei più qui.

Argon.

Qualcosa di vecchio, Qualcosa di Nuovo, Qualcosa di Blu

Cose vecchie, appena comprate
Cose nuove, mai ritrovate.

Pensieri Sparsi

Una clessidra vuota
Che misura il tempo,
Ecco come mi sento.
E tu, vai a tempo?

Predico bene,
Razzolo male.
Predichi bene,
Razzoli male.

Un semaforo spento
A gestire il tempo
In un angolo spento
Di questo tempo.

Rime alkaline,
Pensiero fine.
Alla fine,
Non sono rime.

Parole confuse in sguardi chiari,
Chiari silenzi in sguardi confusi.

Soffusi, chiusi pensieri,
In lacrime assenti di occhi cinerei.

E tu, come ti chiami?
Mi domando se mi ami,
Mi domandi se ti ami.

Facile parlare quando non hai da fare,
Prova a fare mentre devi parlare,
E poi prova a pensare.

Urlare, gridare, strillare,
Vorrei vomitare
E invece mi ritrovo a parlare.

Tacite sofferenze in palesi veemenze.

E tu, come lo chiami?

#A42

Il nostro rapporto è come un semaforo rosso,
Di notte,
Quando non c’è nessuno.
Io aspetto
Quando potrei già passare.