Fatica, flusso
Oltre la distinzione.
Mai fermo,
Spaziare
Su molte cose.
Monte ore
D’ingaggio
Nel cartellino
Con cui mi hanno venduto.
Fatica, mestruo
Di dislessia.
Perdo sangue
Da dentro,
Nella solitudine;
Emorragia.
Disagio, fatica creativa
In mano penne
E inchiostro
Nelle vene,
Pompano alzando
I battiti, poesie.
Negli anni
Ho mangiato
Aforismi
Come fossero uva.
Da ubriacarmi
In me fermentando
La freschezza
Dei tuoi baci.
Spezzano al petto
Aritmie.
Sul tavolo
Fogli sparsi
Mozziconi riempiono
Posaceneri.
Fumo, scrivo
Di erba
Poesie rollando.
Altro livello
Ludico,
Il gioco di portarsi
A letto
Simbionti
Di ciò che
Sei stata per me;
Mi uccide.
Col cuore grippato
Di luci spezzate,
Non faccio altro
Che spendere
I miei pomeriggi
A leggere
E fumare.
Prodigo le stelle
Nel firmamento,
Ti ho sfiorato
Il pensiero
Sbocciando.
Due doppioni
Come chiavi
Di infissi,
Stai volando
Da colomba
In una gabbia
Di specchi.
Perché tu
Non te ne rammenti?
Milano
A lametta
Ci taglia le vene.
Noi ci guardiamo
Nei riflessi di pensieri
Per sentirci persi.
Taglio
Al vento
Il soffio.
Ne rimane;
Eco.
Fossi vivo
Mi scoprirei
Vetro scheggiato,
Con cui dispiego
Il mio ghigno
Affligge il suo manifesto,
Per strada fra le parole
Che ho perso.
Quale sarà il vostro manifesto?
Scrivo sulla pelle
Che vibra l’anima
Di qualche poesia,
Liberami dal vezzo
Del tempo rincorso,
Mai spento,
Liberami dal sigillo
Rotto solo da queste
Crepe di silenzio.