Inesistente
La realtà è.
Niente più dell'attimo.
Tutto più di ogni cosa,
La sua interpretazione
Giorgio Richiardi
pubblicato il 15 Maggio 2017
alle
00:36
Libro degli ospiti
6412 messaggi.
Io ci rinuncio,
a rinunciare,
a te.
a rinunciare,
a te.
Se potessi tornare indietro
rifarei tutti gli stessi errori
anzi a quelle scale armoniche minori aggiungerei
dei semitoni finché diventino cromatiche
infine
stonando
dei cluster atonali
per creare un po' d'ordine dal caos
rifarei tutti gli stessi errori
anzi a quelle scale armoniche minori aggiungerei
dei semitoni finché diventino cromatiche
infine
stonando
dei cluster atonali
per creare un po' d'ordine dal caos
Guardo le mie ferite ruscellare sangue copioso,
sorrido
sono estatica,
sono superiore, del tutto indifferente
il vuoto dell'inutile diurno vivere e del muoversi, costante
mi ha divorato l'anima,
lentamente, in profondità, annerendo sogni e prospettive,
rendendo progressivamente uguale il dì alla notte....
Il sangue mi scivola sulla pelle, si sparge
io sto fluttuando nell'aere, sorrido
sono estatica,
sono a tutto superiore, del tutto indifferente...
sorrido
sono estatica,
sono superiore, del tutto indifferente
il vuoto dell'inutile diurno vivere e del muoversi, costante
mi ha divorato l'anima,
lentamente, in profondità, annerendo sogni e prospettive,
rendendo progressivamente uguale il dì alla notte....
Il sangue mi scivola sulla pelle, si sparge
io sto fluttuando nell'aere, sorrido
sono estatica,
sono a tutto superiore, del tutto indifferente...
È che non siamo in armonia con il mondo,
note discordanti in una melodia più ampia.
Sinfonie d'errori.
Siamo parole quasi mute
con un fuoco che arde
che rischia di bruciarci
che rischia
di ridurre in cenere le nostre pagine.
Siamo parole quasi mute
il cui fuoco
sussurra appena.
E ci vorrebbe il silenzio
in questo mondo di chiasso
e di urla
vuote.
E ci vorrebbe attenzione.
Perché è così che diventiamo parole mute.
Ma in fondo
ci basta inebriarci
con le nostre stesse ceneri:
ubriachi e folli.
Vergognatevi uomini
sobri!
Vergognatevi uomini
saggi!
note discordanti in una melodia più ampia.
Sinfonie d'errori.
Siamo parole quasi mute
con un fuoco che arde
che rischia di bruciarci
che rischia
di ridurre in cenere le nostre pagine.
Siamo parole quasi mute
il cui fuoco
sussurra appena.
E ci vorrebbe il silenzio
in questo mondo di chiasso
e di urla
vuote.
E ci vorrebbe attenzione.
Perché è così che diventiamo parole mute.
Ma in fondo
ci basta inebriarci
con le nostre stesse ceneri:
ubriachi e folli.
Vergognatevi uomini
sobri!
Vergognatevi uomini
saggi!
Assuefatta da te
Sito.
Anonimo.
Sono.
Tutto.
Fissità senza Notorietà.
Nessuna Immagine mi Limita.
Perché Tutto Scorre.
Anonimo.
Sono.
Tutto.
Fissità senza Notorietà.
Nessuna Immagine mi Limita.
Perché Tutto Scorre.
Chi non sa far fluttuare
La Luce Consapevole
Nell'Acque Inconsce
Chi Luminoso Se Crede
E L'ombra non Vede
Chi non Se Lava pe' Codardia
Chi Se Pensa Giunto
Non Troverà Congiunzione
Tra le Braccia de li Opposti
Che Collaborano Assieme.
Chi de troppa Luce Vive
No Se Accorge de la Polvere.
Aria ne l'Acqua È
Pressione: Respiro ne' Flusso.
No del Sol Terra e Ragione
L'Omo Vive.
Core, ci sei?
Pompar no' Te Sento.
Spazza la Via
Da la Cenere,
Che Troppo Brucia.
La Luce Consapevole
Nell'Acque Inconsce
Chi Luminoso Se Crede
E L'ombra non Vede
Chi non Se Lava pe' Codardia
Chi Se Pensa Giunto
Non Troverà Congiunzione
Tra le Braccia de li Opposti
Che Collaborano Assieme.
Chi de troppa Luce Vive
No Se Accorge de la Polvere.
Aria ne l'Acqua È
Pressione: Respiro ne' Flusso.
No del Sol Terra e Ragione
L'Omo Vive.
Core, ci sei?
Pompar no' Te Sento.
Spazza la Via
Da la Cenere,
Che Troppo Brucia.
A volte penso al nostro rapporto
Iniziato tra un libro e uno spinello.
A volte penso alla tua pelle
tatuata da geroglifici incomprensibili
disposti come tante galassie fra le stelle
disordinate
come le frasi colme di miele
amare come il caffè
che uscivano dalla tua bocca
come note di un notturno
dalle dita di Chopin
Lisce
Fluide
Dirette al centro delle mie pause
In quei brevissimi istanti di stupore
Tra un tuo sguardo smeraldino
e una carezza.
A volte penso alla tua bocca
che come il più abile degli arcieri
scoccava frasi immense
che rubavano tutto il mio stupore
tutto il mio amore.
Torna a derubarmi.
Ancora.
Iniziato tra un libro e uno spinello.
A volte penso alla tua pelle
tatuata da geroglifici incomprensibili
disposti come tante galassie fra le stelle
disordinate
come le frasi colme di miele
amare come il caffè
che uscivano dalla tua bocca
come note di un notturno
dalle dita di Chopin
Lisce
Fluide
Dirette al centro delle mie pause
In quei brevissimi istanti di stupore
Tra un tuo sguardo smeraldino
e una carezza.
A volte penso alla tua bocca
che come il più abile degli arcieri
scoccava frasi immense
che rubavano tutto il mio stupore
tutto il mio amore.
Torna a derubarmi.
Ancora.
Se mi chiedessi
di dare un colore
all'amore
senza nemmeno
Ombra di dubbio
sceglierei il verde.
Se vedi verde
pensi
a parchi e prati
alle urla dei bambini
che giocano
agli alberi maestosi
coperti di sole.
Alla felicità.
di dare un colore
all'amore
senza nemmeno
Ombra di dubbio
sceglierei il verde.
Se vedi verde
pensi
a parchi e prati
alle urla dei bambini
che giocano
agli alberi maestosi
coperti di sole.
Alla felicità.