Naufrago in un mare di facce
se ne sta a galla, lento, il mio animo
in attesa di un’onda
che non arriva.
Né pesci né conchiglie
il plancton rifocilla solo la fredda arsura dentro me
ma perché?
Naufrago in un mare di mani
sento strapparmi dall’anima qualcosa
che non mi appartiene più
Né acqua né sole
il giallo e sporco pus che esce
da una ferita mai chiusa,
irrora i pori del mio viso
Non c’è risposta
Affogherò così tutto me stesso
Nel niente di questo Tutto
Ma oltre le metafore, oltre le scritte vane
Dove andrò a finire?