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Naufrago

Naufrago in un mare di facce

se ne sta a galla, lento, il mio animo

in attesa di un’onda

che non arriva.

Né pesci né conchiglie

il plancton rifocilla solo la fredda arsura dentro me

ma perché?

 

Naufrago in un mare di mani

sento strapparmi dall’anima qualcosa

che non mi appartiene più

Né acqua né sole

il giallo e sporco pus che esce

da una ferita mai chiusa,

irrora i pori del mio viso

Non c’è risposta

 

Affogherò così tutto me stesso

Nel niente di questo Tutto

Ma oltre le metafore, oltre le scritte vane

Dove andrò a finire?

 

Tutto e Niente

Vorrei che Tutto mi aiutasse

Ma è così preso da Tutti

Che mi rimane Niente

turbe

Perchè mai la mia poesia deve essere turbata da te?

Mi chiedo perchè i miei dondolanti pensieri debbano sempre naufragare in te

Mi chiedo

perchè, mai, la MIA poesia deve essere turbata da te?

Perchè?  Turbata? Turbata.  PERCHE’

 

Ritagli di cielo

Quattro mani a tre

zaczac

e abbiamo ritagliato il cielo

per farne una bellissima coperta

I nostri piedi sono calzati dai ciuffi d’erba

e le nostre teste se ne stanno adagiate sui fiori

mentre il vento ci sussurra qualcosa

 

In quest’angolo di città tra la folla

tutto è per noi

 

Libertà (?)

Ti ho scoperta

così come si scopre il nuove continente

per caso,

e le tue folte foreste accarezzate

dal vento dei miei sospiri

e quel profumo di carne estiva al sole

mi han parlato subito di libertà

 

Poi la febbre dell’oro mi colse, e durante un sogno, quello americano,

la mia mente ebbe a che fare con una strana apparizione

 

Ti ho scoperta di nuovo

così come si scopre la Vita oggi

Nell’insensata frenesia di una metropoli

ho ritrovato il tuo  costante cambiar di pensiero

senza preavviso,

nell’ uccellino saltellante in un eremita parco

ho ritrovato il tuo sguardo in perenne movimento,

e subito l’ho capito che

le foreste sono poche i sospiri sono tifoni la carne al sole si ustiona

e la libertà che ho trovato in te se ne vola come una rondine schizzofrenica

 

 

Amore e volgarità del vino

Ti ho vista in una bottiglia di vino

che m’hai ubriacato d’amore

per farmi pisciare addosso.

Ho smesso di essere

Profumi di bosco, che i tuoi occhi paion frutti

non troppo maturi per esser mangiati,

risucchierò la polpa che alimenta il mio desiderio

                                                            ah!

Questo frutto vien dall’Ade,

e tu maledetta

e io dannato.

Il contrappasso m’ha gelato il cuore:

in questo giorno troppo caldo

ho smesso di essere.

Un po’ per uno e brilli mezza

Luna piena, cielo libero, cuore sgombro

e lei laggiù

 

E’ la notte degli specchi:

Che peccato vederti così, intera eppure così scura

Ma limpidi raggi ho colto dai suoi occhi

e li restituirò a te,  filtrati

della vitalità dal mio cuore

Sarai così piena e mezza illuminata

perchè il resto

è dentro me

 

 

Stin(g)ti

La lasciammo andare insieme quella bottiglia

Message in a bottle…”

Andava forte, risucchiata dal fiume

“..I’ll send a sos to the world..”

Poi si è rotta,

Frantumata.

I hope that someone gets my..”

Ma mai niente arriverà, solo

stupidi cocci a riva portati dalle onde

e mai nessuno saprà

che portano il colore delle mie ferite

Trombetta e la ruggine prematura

Riecheggia quel suono

trombetta

lo sento, più forte

trombetta!

ero un bimbo felice

TROMBETTA!

e poi

 

Lo sento il rumore

assenza

ancora, più forte

pianto

e adesso son quì

silenzio

 

a ricordarti.