parole mai pronunciate
soffocate nei rimorsi dei ricordi
stringendo i denti
rabbia e dolore prima della luce
troppi silenzi
urlano nel cuore…
educazione…l’e.d.u.c.a.z.i.o.n.e….
poi l’istinto è più forte,
gesti automatici, pensieri ricorrenti
sentimenti forti che legano
emozioni forti che dividono,
basta uno sguardo
mi specchio dei suoi occhi
tra quelle pagine di appunti, ritrovo le radici
trovo me stesso in fondo al suo cuore…
M.238
difficile giugno
lento giorno masticato a fatica
trascino la mente lungo la vita
conto le ore
ad arrivar alla luna….
passar vacui momenti
istanti interminabili perso nei pensieri
tutto passa
resto sulla soglia in attesa
contemplando il silenzio,
nel rumoreggiare di un solitario pomeriggio anonimo
lungo ancora scorre il fiume della mia vita
tempo sospeso ad un filo di voce
con un dito…mi allungo e spengo la luce…
a viso aperto
i neri…
i rossi
e gli arancioni,
a viso aperto respirando a pieni polmoni
violando le loro condizioni
uniti per la libertà delle future generazioni…
non ne usciamo
non ne usciamo,
un dedalo soffocante…
che stritola
perseguita tra ricatti ed effetti collaterali
solitudini ed abitudini
che compromettono il futuro….
ode al balcone
quante notti, ad affidare i miei sogni, tra lacrime e sorrisi, puntuale m’accoglie all’alba, ed io ignoro trascinato dall’abitudine, solitudine e saggezza, di chi osserva e partecipa, ammira la vita che scorre, sopporta il peso della sua storia, tempi di gioventù lontana, amore e morte, il sole e la nebbia, luna e illuminazione timidi tramonti, in balia della follia, tiene con ragione, ad indicar la via, un volo d’uccello sorvolar con lo sguardo perdendosi tutto ‘orizzonte al di là cielo …
dolce signora
mi conosci da sempre…materna accompagnavi i miei sogni, tra i sentieri di campagna….sempre vicino nelle notti d’ebbrezza,di felicità e di tristezza….mi hai donato la forza,insegnato l’umiltà,l’orgogliosa superbia ,della mia bellezza, con l’amore del tuo specchio ….illumini il nostro mondo,ali per volare e radici per restare,dolci carezze di conforto,all’infinito abbraccio…
dentro di me
tutto si è fermato…
in un indifferente presente nel tempo che passa, conto gli interminabili minuti che mi allontanano dalla luna…. nostalgia delle antiche amanti ….
le stelle,
un occhio vigile nascosto mi sorveglia, custode dei miei pensieri
delle mie azioni….
provoca timore ed euforia,
ispira rabbia e fantasia….
io e me,me e lui che sono io,l’io del super io, e anch’io
moltitudini s’affollano e travolgono le mie giornate lente e solitarie …
spiragli di luce donano remote speranze …… i demoni m’abbracciano
mi lusingano con i loro inganni affinche i giorni…. diventano anni….
sole in libertà
illumina spavaldo,il placido deserto,sguardi furtivi…s’intrecciano dietro i vetri e le colonne….sorridi sulle nubi ,pulite d’aria libera ,ali di rapace sorvola l’assonnata strada arida di polvere e morte,bandita la vita, la rumorosa baraonda,umanità minacciata,spalle al muro,a tornar in silenzio velocemente a casa…
montagne
all’orizzonte… oltre le case,le strade aggrovigliate nel dedalo soffocante, invoco la nebbia che un tempo celava e proteggeva,ora il sole rivela immensità atroce che lo sguardo accompagna,con volo di rapace son già in montagna…arido asfalto riflette ,il desolato nostro tempo,dio cemento accoglie spietato ,altare dei nostri ,cattedrale s’innalza come un anelito ,un monito disperato,l’infinito indifferente,chiude gli ultimi muri ,eppur in alto ancor tutto è aperto,ogni angolo è libero e solitario,aldilà verso i monti,la vita segue il suo corso ,come il torrente,che placido ed impetuoso,scivola tra i ciottoli accarezzati dalle fresche acque,silenti custodi della nostra memoria….
lavoro
renderesi liberi,stringendo le catene,linee sospese, dolci gabbie ….larghe e alte, cieli azzurri e stellati,dipinti che ti ammirano sui muri, voglia di solitudine, la sicurezza dell’abitudine,inquieta quotidianità che lega e lascia,strangola e abbandona,chiedo abbondanza nella carestia,sogno deserti e la steppa dove scappare via….